282. 
Lacedaemoniis nulla res tanto erat damno, quam disciplina Lycurgi, cui per septingentos annos assueverant, sublata (che l'abolizione della costituzione). Poena violatae religionis iustam recusationem non habet (della violazione delle cose sacre). Homerus fuit et Hesiŏdus ante Romam conditam (prima della fondazione di Roma). Ab oppugnanda Neapoli Hannibalem absterruere conspecta moenia (dall'assedio di Napoli… la vista delle mura).

Similmente oppure con un gerundio, si traduce spesso il participio, quando serve a specificare il predicato. Omne malum nascens facile opprimitur, inveteratum fit plerumque robustius (nel suo nascere…quando è invecchiato). Qui erant cum Aristotele, Peripatetici sunt dicti, quia disputabant inambulantes in Lyceo (passeggiando). Così pure: valet apud nos clarorum hominum et bene de re publica meritorum memoria, etiam mortuorum (anche dopo la loro morte; cfr. § 236, 1).

Molte delle proposizioni participiali indicate nel § 281 possono egualmente risolversi con sostantivi verbali accompagnati da preposizioni.


Ablativi assoluti o ablativi di conseguenza
283. 
1. L'ablativo assoluto corrisponde ad una proposizione incidente, poiché tutte le parti che lo formano sono indipendenti quanto a concordanza dalla proposizione reggente, quantunque debbano avere con essa immediata relazione di tempo. Non si potrà dire, per esempio: omnibus doctis consentientibus, Graeci caeteras nationes artibus superaverunt, ma omnes docti consentiunt. Graecos... superasse perchè tra i termini dell'ablativo assoluto e quelli della proposizione principale non corre relazione di tempo.

L'ablativo assoluto non può usarsi quando qualcuno dei suoi elementi si trova come soggetto o complemento nella proposizione principale, per esempio il nemico presa la città la pose a sacco, non si può tradurre: hostis capta urbe eam diripuit, perchè il participio capta si riferisce al pronome eam. Si dirà quindi: hostis captam urbem diripuit. Non mancano però esempi contrari, per esempio: me vivo non sinam. Nemo erit qui credat te invito, provinciam tibi esse decretam.

La costruzione dell'ablativo assoluto si fa omettendo le congiunzioni “quando, mentre, dopo che” ecc., e ponendo il soggetto della proposizione secondaria, insieme al suo predicato, all'ablativo. Il verbo del predicato si muta in questo caso nel participio corrispondente; il verbo sostantivo che fa da copula tra il soggetto e il predicato si omette. Tarquinio regnante, Pythagoras in Italiam venit, lo stesso che cum Tarquinius regnaret (mentre regnava Tarquinio, oppure durante o sotto il regno di Tarquinio). Mortuo Traiano, Hadrianus imperator factus est, cioè postquam Traianus mortuus est (morto Traiano, o dopo la morte di Traiano).