256. 
3. Cum (avversativo) regge il congiuntivo nel significato di “laddove, dove per l'opposto” e vale a contrapporre una cosa all'altra.

Homines cum multis rebus infirmiores sint, hac re maxime bestiis praestant, quod loqui possunt. Nostrorum equitum erat quinque millia numerus, cum hostes non amplius octingentos equites haberent.

4. Cum (narrativo) regge l'imperfetto ed il più che perfetto del congiuntivo nel senso di “come, quando, poiché” e serve alla connessione dei fatti che si raccontano. L'italiano usa in questi casi il gerundio presente o passato.

Epaminondas cum vicisset Lacedaemonios apud Mantineam atque ipse gravi vulnere exanimari se videret, quaesivit, salvusne esset clipeus.

II. Cum (quum) regge l'indicativo in quattro casi:

1. Cum (temporale) regge l'indicativo nel significato di “quando, allorquando” per esprimere il tempo in cui un fatto è accaduto; spesso lo precede tum, eo die, eo tempore.

Regulus tum, cum vigilando necabatur, erat in meliore causa, quam si domi periurus consularis remansisset. Ligarius eo tempure paruit, cum parere senatui necesse erat. Cum Caesar in Galliam venit, alterius factionis principes erant Aedui, alterius Sequani.

2. Cum (iterativo) regge l'indicativo nel senso di “se, ogniqualvolta, appena che” e si usa d'ordinario per esprimere un fatto che si ripete. In questo caso si usa il perfetto invece del presente, il più che perfetto invece dell'imperfetto.

Cum ad villam veni (ogni volta che vengo) hoc ipsum nihil agere me delectat. Verres cum rosam viderat, tara ver incipere arbitrabatur.

3. Cum (aggiuntivo) regge l'indicativo nel senso di “quando, quand'ecco” e si usa in una proposizione susseguente ad un'altra per collegare con un fatto o con uno stato descritto antecedentemente qualche cosa d’imprevisto, d'inaspettato.

In questo senso cum si costruisce con il perfetto, se viene usato per raccontare, e con l'imperfetto, se serve a descrivere. La proposizione antecedente suole avere l'imperfetto o il più che perfetto con vix, aegre, iam, nondum; la proposizione susseguente all'incontro suole essere messa in maggior rilievo, aggiungendo a cum un avverbio, come interea, repente, subito. Al posto di tum si può anche dire et tum.

Evolarat iam e conspectu fece fugiens quadriremis, cum etiamtum ceterae naves uno in loco moliebantur. Hannibal iam scalis subitat muros Locrorum, cum repente patefacta porta Romani erumpunt (presente storico in cambio del perfetto).

4. Cum (dichiarativo) regge l'indicativo del presente e del perfetto nel significato di “in quanto, in quanto che, per questo che” = eo quod.

L'imperfetto, per altro ed il più che perfetto retti da cum in questo significato si pongono al congiuntivo.