249. 
Roges me, qualem deorum naiuram esse dicam; nihil fortasse respondeam. Forsitan quaeratis, qui iste terror sit et quae tanta formido. Omnibus fere in rebus, quid non sit, citius, quam quid sit, dixerim.

Crederes (avresti creduto), così pure putares, diceres. Isti mirandum in modum (canes venaticos diceres) ita odorabantur omnia et pervestigabant.

b) Si usa anche il congiuntivo nelle interrogazioni dubitative (congiuntivo dubitativo). La particella negativa propria di tale congiuntivo è non.

Questo congiuntivo esprime realmente il dubbio nel prendere un partito, ed è affine al congiuntivo esortativo, per esempio: quo fugiam? (dove dovrò io fuggire?) o denota una semplice possibilità, e allora non si distingue dal congiuntivo potenziale.

Quo me vertam? quid faciam? quod auxilium implorem? Quem vocet divum (= deorum) populus auxilio?

Quis dubitet, quin in virtute divitiae sint? Ego tibi irascerer, mi frater? ego tibi possem irasci? ego te videre noluerim? Putaresne (avresti tu creduto) unquam accidere posse, ut mihi verba deessent?

Anche con questo congiuntivo s'adopera l'imperfetto per il più che perfetto, come con il congiuntivo potenziale (vedi sopra a).

c) Anche nelle proposizioni condizionali, che esprimono cosa incerta e meramente supposta, si adopera il congiuntivo (congiuntivo ipotetico o condizionale). La particella negativa propria di tale congiuntivo è non.

Proposizioni condizionali

1. Periodi ipotetici indipendenti.

a) Periodo ipotetico della realtà. - Nei periodi ipotetici formati da due proposizioni, una detta protasi (esprimente la condizione) e una detta apodosi (principale esprimente la conseguenza), se la condizione è proposta come cosa reale e la conseguenza come certa, il verbo sia in italiano sia in latino andrà all'indicativo.

Hoc si dicis, erras (se dici questo, erri); hoc si dixisti, erravisti (se dicesti questo errasti); hoc si dices, errabis (se dirai questo errerai).

b) Periodo ipotetico potenziale. Nei periodi ipotetici in cui la condizione si pone solo come possibile, in italiano adopera nella protasi il congiuntivo e nell'apodosi il condizionale, in latino si adopera tanto nella protasi come nell'apodosi il congiuntivo presente o perfetto.

Hoc si dicas, erres (se dicessi questo, posto il caso che tu dicessi questo, erreresti); hoc si dixeris, erraveris (se avessi detto questo, avresti errato). Si constitueris (se avessi stabilito, e così potrebbe essere) te cuipiarn advocatum in rem praesentemesse venturum acque interim graviter aegrotare filius coeperit, non sit contra officium, non facere quod dixeris.