229. 
Ablativo d'abbondanza o di difetto. 1. I verbi che denotano abbondanza o difetto, vogliono all'ablativo il nome della cosa di cui qualcuno è fornito o privo. Tali sono i verbi: abundare, redundare, affluere (abbondare); carere (mancare, esser privo); vacare (esser libero); egere, indigere (difettare, aver bisogno); implere, complere, refercire (riempiere, rimpinzare); privare, orbare (privare); spoliare, nudare (spogliare, svestire).

Germania Galliaque abundant rivis et fluminibus. Monitio acerbitate carere debet. Quid afferre consilii potest, qui ipse eget consilio? Gravius est spoliari fortunis, quam non augeri dignitate. Deus bonis omnibus explevit mundum, mali nihil admiscuit.

Appartiene a questo caso la frase: afficere aliquem aliqua re; poenā eos affecit (li punì); magno me dolore affecisti (m'hai recato gran dolore).

Indigere nel senso di “aver bisogno” si costruisce con il genitivo, per esempio: consilii tui indigeo. Interdicere (interdire, vietare, si costruisce) con l’ablativo di cosa e il dativo di persona, come: Ciceroni aqua et igni interdictum est (fu vietato a Cicerone l'uso dell'acqua o del fuoco, cioè fu mandato in esilio). Di rado si usa interdicere alicui aliquid. Nota ancora: lapidibus (lacte, sanguine) pluit (piove pietre, latte, sangue).

2. Anche i più degli aggettivi d'abbondanza o di difetto reggono l'ablativo: praeditus (fornito); onustus (carico); inanis (vuoto); orbus (privo).

Virtute qui praediti sunt, soli sunt beati. Omnia castella facile expugnari possunt, in quae potest asellus auro onustus ascendere. Orbus iis rebus omnibus sum, quibus natura me assuefecit.

Con alcuni aggettivi di tale sorta si usa anche il genitivo (§ 213) oppure l'ablativo con ab (§ 232, 2).



230. 
Ablativo con opus est. - La locuzione impersonale opus est (fa al caso, occorre) si costruisce con il nome della cosa all'ablativo; consilio opus est (c'è bisogno di riflessione). Vi si può aggiungere al dativo il nome della persona che necessita di qualche cosa: mihi opus est libris (ho bisogno di libri).

Opus est può per altro costruirsi anche in forma personale, ed allora il nome della cosa si pone come soggetto al nominativo, come: mihi opus sunt libri (mi occorrono dei libri) (opus, indeclinabile § 47, 1, 2). Questa costruzione personale ha però luogo preferibilmente nelle proposizioni affermative e quando ciò che occorre è espresso con il neutro di un aggettivo o di un pronome.

Multis non duce tantum opus est, sed adiutore et coactore. Dux nobis et auctor opus est (e anche duce, auctore).

Ma se la proposizione è negativa, la costruzione non può essere altro che impersonale. Nihil opus est duce. Quid opus est exemplo?

Si dice quantum opus est, multa opus sunt (neutro di aggettivi), non quanto, multis opus est, anche nelle proposizioni negative e interrogative.