4.
Rare sono le denominazioni tolte da vocaboli di radice diversa, come servus, lo schiavo, ancilla, la schiava (raramente serva); taurus, il toro, vacca, la vacca; ărĭes, il montone, ŏvis, la pecora.


6. Molti nomi di animali hanno sempre nella lingua lo stesso genere e si dicono epiceni, cioè comuni al maschio e alla femmina.

Tali sono corvus (solamente maschile), il corvo maschio e femmina; cornix (solamente femminile), la cornacchia maschio e femmina; passer (solamente maschile), il passero maschio e femmina; ciconia (solamente femminile), la cicogna maschio e femmina.

Si dice per altro, quando sia necessario, corvus femina, per indicare la femmina del corvo, e cornix mas o cornix mascula, per indicare il maschio della cornacchia.



5.
Gli aggettivi hanno tre generi, come i sostantivi. Il genere degli aggettivi si riconosce per lo più dalla desinenza; così bŏnus, buono, è maschile; bona, buona, è femminile; bonum, buono, è neutro.

Similmente mălus, mala, malum, cattivo, cattiva; magnus, magna, magnum, grande; parvus, parva, parvum, piccolo, piccola; cārus, cara, carum, caro, cara.



6.
L'aggettivo è sempre dello stesso genere del sostantivo al quale appartiene, sia come attributo, per esempio bonus pater, il buon padre, sia come predicato, per esempio pater est bonus, il padre è buono.

Similmente bona mater, la buona madre; mater est bona, la madre è buona; bonum exemplum, il buon esempio; exemplum est bonum, l'esempio è buono.

Così pure comes bonus, il buon compagno; comes bona, la buona compagna; dux bonus, il buon condottiere: dux bona, la buona condottiera.


Declinazioni

7.
Nella declinazione, ossia flessione, dei nomi si distinguono il numero e il caso.

1. I numeri dei nomi sono due in latino, come in italiano, cioè singolare e plurale: per esempio, pater, il padre; patres, i padri.

2. Per casi s'intendono le varie desinenze, che il nome assume secondo la diversa funzione che ha nel discorso.

I casi in latino sono sei:

Nominativo, che risponde alla domanda: chi? che cosa? e fa comunemente da soggetto;

Genitivo, che risponde alla domanda: di chi? di che cosa? ed è il caso del complemento di specificazione;

Dativo, che risponde alla domanda: a chi? a che cosa? ed è il caso del complemento di termine;