236. 
Hortensium vivum amavi, Crassum non odi mortuum. Natura ipsa de immortalitate animorum tacita iudicat.

2. I comparativi e superlativi degli aggettivi di luogo, come superior stabat lupus (più su stava il lupo). Così pure inferior, prior, propior, extremus, infimus, primus, princeps. Si aggiungano gli aggettivi: medius, unus, solus, totus (omnis, universus), frequens, creber, assiduus, rarus.

Caesar constituerat, prior proelio non lacessere. Philosophiae nos nunc totos tradimus. Roscius assiduus ruri vixit.

3. Gli aggettivi e i participi che accennano a uno stato o una disposizione dell'animo, come laetus, libens, sobrius, invitus, trepidus ecc.

Socrates venenum laetus et libens hausit. Soli hoc contingit sapienti, nihil ut faciat invitus, nihil coactus.

L'aggettivo denota in questi casi lo stato del soggetto e ha funzione di apposizione avverbiale (cfr. § 191, 4), ma quando si voglia indicare il modo in cui si compie l'azione espressa dal predicato, si usa l'avverbio. Cfr. sciens calumniatus est e scienter calumniatus est.

4. Gli aggettivi derivati da nomi propri, come Hercules Xenophonteus (l'Ercole di cui parla Senofonte): pugna Leuctrica, Marathonia, Cannensis (la battaglia di Leuttra, cioè avvenuta a Leuttra; di Maratona, di Canne); Cimon Atheniensis (Cimone d'Atene, cioè nato in Atene).

Così pure epistula mea (la mia lettera, una mia lettera, cioè lettera scritta da me). Quando la specificazione appartenga al predicato, allora al posto dell'aggettivo si usa il sostantivo preceduto da una preposizione: Lacedaemonii a Thebanis pugna ad Leuctra victi sunt (furono vinti in battaglia presso Leuttra).



237. 
Sono ancora degni di nota i seguenti usi degli aggettivi:

1. In rari casi l'aggettivo qualificativo, quando si riferisce ad un nome proprio è posto immediatamenteal seguito, accompagnato da un nome comune, per esempio: Pompeius, vir clarissimus (l'illustre Pompeo) e non clarus Pompeius; così pure Socrates, homo sapientissimus (il sapientissimo Socrate); Corinthus, urbs opulentissima (la ricchissima città di Corinto).

Si dirà però Corinthus sola, universa Graecia, omnis Gallia, cuncta Italia, tota Asia, noster ille Ennius, Cicero meus e così con tutti gli aggettivi pronominali e i pronomi. Anche laddove l'aggettivo è usato come soprannome: Pompeius Magnus, Sulla Felix, Scipio Maior.