200.
c) Se i nomi propri di città sono accompagnati dagli appellativi urbs o oppidum, senza alcun aggettivo, questi si mettono davanti al nome della città e ricevono la preposizione in o ex, come in oppidum. Gades (nella città di Cadice); in urbem Romam; in oppido Cittio; ex urbe Alexandrīa. In unione con totus si omette la preposizione: totā Romā (in tutta Roma); così pure tota domo (in tutta la casa) (cfr. § 233, 1).

d) Quando urbs e oppidum, accompagnati da un aggettivo, seguono come apposizione un nome di città, ricevono per lo più anche la preposizione in o ex. Ma con i verbi di stato in luogo si pongono sempre all'ablativo, con o senza preposizione, anche quando il nome proprio della città si trova al genitivo. Demaratus se contulit Tarquinios,in urbem Etruriae florentissimam. Tusculo, ex clarissimo municipio. Archias natus Antiochiae, celebri quondam urbe, in celebri urbe (ma non mai urbis).




201.
Con i verbi indicanti il moto verso un luogo o da un luogo, o lo stato in luogo, i nomi domus e rus si costruiscono come i nomi propri di città, per esempio: domum o rus ire (andare a casa, in campagna); domu o rure discedere (partire di casa o dalla campagna); domi o ruri esse (essere in casa o in campagna).

Domus mantiene la stessa costruzione anche quando è accompagnato da un aggettivo possessivo o da un genitivo di possesso: domi, meae (in casa mia), e così domi tuae, suae, nostrae, vestrae, alienae. Domi Caesaris (in casa di Cesare) è anche più usato che in domo Caesaris; si trova anche domi eius (in casa sua). Quando a domus va unito un altro attributo, allora domus rientra nella regola generale e riceve la preposizione in o ex: in illa domo,in domum celebrem, ex amplissima domo.

Quando l'azione si riferisce a più persone, domus si mette al plurale e si dirà quindi domos (verso casa, a casa) e domibus (da casa).

2. Ad analogia di domi si ha il genitivo humi (in terra, a terra), e il genitivo belli e militiae, quando ricorrono in unione con domi, come domi bellique (in pace e in guerra); domi militiaeque (in città e in campo).

Cicero senex multum ruri vivebat. Domum redibo; libentissime sum domi meae. Nos humi strati haec suspicere non possumus. Caesaris virtus domi militiaeque cognita est.



202.
1. Nelle esclamazioni si mette all'accusativo il nome della persona o della cosa, che eccita in noi il sentimento che viene espresso. Tale accusativo si trova accompagnato dalle interiezioni heu oppure o e anche senza interiezioni.
Me miserum! Heu me miserum! 0 hominem fortunatum! 0 fallacem hominum spem fragilemque fortuxam!.