181. 
2. -ĭdus, che si forma dai verbi della seconda coniugazione ed ha il significato d'un participio presente, eccetto che denota qualità durevole, come timĭdus (timido) (timens, che teme); avĭdus (avido); placĭdus (piacevole); lucĭdus (chiaro). Pochi sono quelli che escono in -ĭdis, come virĭdis (verde) (virens, verdeggiante).

3. -ĭlis e -bĭlis, che denotano possibilità (passiva): amabĭlis (amabile); facĭlis (fattibile, facile); utĭlis (utile, vantaggioso); mōbilis (per mŏvibilis) (mobile). Pochi hanno senso attivo, come terribĭlis (spaventoso); fertĭlis (fertile).

4. -ax, per significare una forte ed anche eccessiva propensione, come audax (audace) (audēre); mordax (mordace); furax (furace, dedito al furto); fallax (fallace).

5. -ǔlus, come bibǔlus (che ama il bere); sedǔlus (accurato, diligente).

6. -ǔus, come assiduus (assiduo, perseverante).



182. 
Gli aggettivi denominativi sono formati quasi tutti da sostantivi; pochi soltanto anche da avverbi di tempo o da aggettivi. Essi hanno in particolare le seguenti desinenze:

1. -ĕus, a indicare la materia di cui è composta una cosa: aureus (d'oro); ferreus (di ferro); argenteus (d'argento). Per denotare le differenti specie di legno si usa la desinenza -neus o -nus, come quernĕus o quernus, di quercia. Si trova anche la desinenza -ĭnus, come cedrĭnus (di cedro); fagĭnus (di faggio); adamantĭnus (diamantino, adamantino); crystallĭnus (cristallino).

2. -acĕus e -icĭus, come chartaceus (di carta); latericius, (di mattoni).

3. -ĭcus: bellicus (guerresco); domesticus (domestico); Afrĭcus (Africano); Persĭcus (Persiano); Socratĭcus (Socratico). Pudīcus, da pudet (pudico).

4. -ālis e, qualora nella parola si trovasse una l, -āris: mortālis (mortale); regālis (regale); militāris (militare); consulāris (consolare); vulgāris (volgare); populāris (popolare).

5. -īlis, come virilis (virile); hostīlis (ostile).

6. -ĭus, come imperatorius (del comandante); sororius (della sorella); patrius (paterno); regius (reale); Corinthius (Corinzio); Lacedaemonius (Spartano).

Appartengono a questa specie anche i sostantivi praetorium (il pretorio, la tenda o il padiglione del capo dell'esercito); auditorium (la sala d'udienza, l'udienza).

7. -īnus, che s'affigge a nomi di esseri animati, principalmente di animali, come: anserīnus (dell'oca); vitulīnus (del vitello) (carovitulīna, carne di vitello); bubǔlus (bovino); suillus (porcino); ovillus (pecorino). Divīnus (divino); feminīnus (femminile). Matutīnus (mattutino); vespertīnus (vespertino); pristĭnus (precedente); crastĭnus (del domani). Si affigge anche a nomi di luogo, come Latīnus (latino); Tarentīnus (tarantino); lugurthīnus (di Giugurta).