146. 

NOTA. Con un infinito di forma e significato passivi, i migliori scrittori non usano dire coepi, ma solamente coeptus sum. Nos de re publica consuli coepti sumus (noi cominciammo a essere consultati circa le cose dello Stato).-

Armis disceptari coeptum est (si cominciò a contendere con le armi). Ma quando l'infinito abbia senso intransitivo o riflessivo, allora si adopera coepi, come : iudicia fieri coeperunt (cominciarono a farsi i giudizi); augeri coepit (cominciò a crescere); moveri coepit (cominciò a muoversi).-

Si usa nella stessa maniera desĭtus sum al posto di desii (§ 118, 55), come: orationes legi desitae sunt (cessarono di leggersi i discorsi); disputari desitum est (si cessò di disputare). Cfr. § 143, Nota.



147. 
Aio (dire, affermare) si usa nelle voci seguenti:


  PRESENTE INDICATIVO PRESENTE CONGIUNTIVO
Singolare āio, ăis, ăit —, āias, āiat
Plurale —, —, āiunt —, —, āiant

  IMPERFETTO INDICATIVO PERFETTO INDICATIVO
Singolare āiebam, -as, -at —, —, ăit
Plurale āiebāmus, -ātis, -ant —, —, —

  IMPERATIVO PARTICIPIO PRESENTE
Singolare ai (antiquato) āiens (che dice, che afferma)

Mancano le altre forme. Si cita anche un perfetto aisti, aistis, ma non se ne trovano esempi.

Invece di aisne si preferisce nel discorso familiare ain? (credi? dici davvero?). Questo verbo aio è in opposizione a negare (dire di no). Il participio si trova una sola volta in Cicerone (aientibus).



148. 
Del verbo inquam (dire) si trovano le forme seguenti:


  PRESENTE INDICATIVO IMPERFETTO INDICATIVO
Singolare inquam, inquis, inquit —, —, inquiēbat
Plurale inquĭmus, inquĭtis, inquiunt

  FUTURO INDICATIVO PERFETTO INDICATIVO
Singolare —, inquies, inquiet —, inquisti, inquit

IMPERATIVO PRESENTE

IMPERATIVO FUTURO
inque (di' tu) inquĭto (dica o dirà)