17. 3. Vi è un solo sostantivo che termina in –ir: vir, l'uomo; in -ur termina un solo aggettivo: satur, (satŭra), satŭrum, sazio, satollo. Tutti e due si declinano come puer, vir, viri, ecc.; satur, satŭri, ecc.18. Tutti gli aggettivi, che escono in -us; -a, -um ed -er, -a, -um, seguono nel maschile e nel neutro la seconda declinazione; quelli in -us si declinano come rivus, quelli in -er come puer o come ager, quelli in -um come tectum.
19. Fra i sostantivi e gli aggettivi in -er mantengono nel genitivo la e dinanzi alla r soltanto:1. sei sostantivi: puer, il fanciullo; sŏcer, il suocero; vesper, la sera; gĕner, il genero; adulter, l'adultero; liberi, i figli; 2. i sei aggettivi semplici: asper, aspro; mĭser, misero; tĕner, tenero; lăcer, lacero; prosper, prospero; līber, libero; 3. i composti che escono in -fer e -ger, come frūgĭfer, fruttifero; armĭger, armigero. Ma gli altri perdono la e, come aeger, egro; nĭger, nero; văfer, astuto; intĕger, integro; pĭger, pigro. Gibber, gobbo, ritiene anch'esso la e; genitivo gibbĕri. Dexter, destro, fa dextri e dextĕri; sinister, sinistro, soltanto sinistri. Si aggiungano Liber, Bacco; Mulciber, Vulcano che hanno pure la e nei casi obliqui. |
Ën piemontèis |