56. Tutti questi numerali sono aggettivi. Gli ordinali si declinano tutti, dei cardinali i tre primi soltanto e ducenti, trecenti ecc. fino a nongenti.
Nello stesso modo si declina ambo, ambae, ambo (ambedue. 3.
4. Ducenti, -ae, -a ecc. si declinano regolarmente, secondo la seconda e la prima declinazione. 57. 1. Mille è usato per lo più nel singolare come aggettivo indeclinabile: nominativo mille equĭtes, genitivo mille equĭtum; dativo mille equitibus ecc.Il plurale milia si declina regolarmente (come maria), è sempre sostantivo e regge un genitivo,per esempio duo milia equĭtum (due mila cavalieri, due migliaia di cavalieri); duobus milibus equitum (a due mila cavalieri).- Occorrendo con milia altri numeri, si dirà nel modo seguente: duo milia equitum et trecenti, oppure duo milia trecenti equites ecc. NOTA. Per dire “un buon numero, moltissimi, infiniti” ecc. i Latini usavano spesso sescenti, per esempio: sescenti ceciderunt (ne cadde un gran numero).- (1) Valgano i seguenti esempi: Ex libro Serapionis millesimam partem vix intelligo (intendo appena la millesima parte, cioè una minima parte del libro di Serapione); plus millies audivi (l'ho udito più di mille volte, cioè infinite volte). 2. Le date si esprimono in latino con i numeri ordinali, aggiungendo le lettere a. C. n. (ante Christum natum) o p. C. n. (post Christum natum); mortuus est anno quarto decimo p. C. n. (morì il 44 d. C.) I Romani usavano ab Urbe condita (a. U. c.) (dalla fondazione di Roma). |
Ën piemontèis |