26. 

SINGOLARE
Nom.
Gen.
Dat.
Acc.
Voc.
Abl.
animāl-ĭa (gli animali)
animāl-ium (degli animali)
animāl-ĭbus (agli animali)
animāl-ĭa (gli animali)
animāl-ĭa (o animali)
animāl-ĭbus (dagli animali)
mar-ĭă (i mari)
mar-ium (dei mari)
mar-ĭbus (ai mari)
mar-ia (i mari)
mar-ia (o mari)
mar-ĭbus (dai mari)



27. 
Per declinare un nome della terza declinazione bisogna anzitutto conoscerne il genitivo singolare. Ecco le regole:

1. Nominativo in -a, genitivo in -àtis, come poēma, poēmătis, il poema. I nomi di questa specie sono tutti derivati dal greco.

2. Nominativo in -e, genitivo in -is, come rete, retis, la rete, mare, maris.

3. Nominativo in -o e genitivo:

a) -inis, come homo, homĭnis, l'uomo; turbo, turbĭnis, il turbine; Apollo, Apollĭnis, Apolline; e quasi tutti i nomi in -do e -go, come ordo, ordĭnis, l'ordine; imago, imagĭnis, l'immagine. Caro, la carne, invece fa carnis.

b) -ōnis, come leo, leōnis, il leone; ratio, ratiōnis, la ragione ecc.; e pochi altri in -do e in -go, come praedo, praedōnis, l'assassino; harpago, harpagōnis, il rampone

4. Nominativo in -al, genitivo in -ālis, come vectīgal, vectigālis, la gabella. Cosi pure animal. Soltanto sal, il sale, fa sălis.

5. Nominativo in -l, genitivo in -lis, come sōl, sōlis, il sole; exsul, exsŭlis, l'esule; vigil, vigĭlis, il vigile, la guardia. Mel, il miele, fa mellis; fel, il fiele, fellis.

6. Nominativo in -en, genitivo in -inis, come carmen, carmĭnis, il carme; agmen, agmĭnis, la schiera. Ren, il rene, fa rēnis.

7. Nominativo in -ar, genitivo in -aris, come exemplar, exemplāris, il modello; calcar, calcāris, lo sprone. Lar, il dio famigliare, fa lāris; par, pari, dispar, dispar,-

fanno rispettivamente păris e dispăris. Caesar fa Caesăris. Iubar, lo splendore, iubăris; nectar, il nettare, nectăris. Far, il farro, farris; hepar, il fegato, hepătis.

8. Nominativo in -er e genitivo:

a) -ĕris, come agger, aggĕris, l'argine; carcer, carcĕris, il carcere; mulier, muliĕris, la, donna; uber, ubĕris, la mammella;-

inoltre tutti i nomi di piante della terza declinazione, che escono in -er, come acer, acĕris, l'acero, e i neutri citati al §34, 1, 4. Aggiungere ancora gli aggettivi celer, presto; degĕner, degenere; pauper, povero; uber, fecondo.