159. Tra i derivati da sostantivi (soltanto -ātim): catervatim (a frotte); centuriatim (a centurie); gradātim (per gradi, gradatamente); paulātim (a poco a poco); privatim (privatamente).-160. 1. Fra gli avverbi hanno il grado comparativo ed il superlativo soltanto quelli che derivano da aggettivi, che formano anch'essi il comparativo e il superlativo.2. Il comparativo degli avverbi è sempre identico al neutro singolare dell'aggettivo comparativo; il superlativo si forma cambiando la sillaba finale dell'aggettivo superlativo -us in –ē, quindi: doctē (dottamente) doctius, doctissimē- rectē (rettamente) rectius, rectissimē- amanter (amorevolmente) amantius, amantissimē- certo (certamente) certius, certissimē- crēbro (frequentemente) crebrius, creberrimē- bĕnĕ (bene) mĕlius, optimē- mălĕ (male) pēius, pessimē- prŏpĕ (presso) propius, proximē. Degli avverbi in -o, come cito, certo, crebro, ecc. (§ 158, 2, c), solamente meritissimo e tutissimo conservano anche nel superlativo la finale –o, mentre gli altri escono tutti in -ē. 3. Tra gli altri avverbi: a) hanno il comparativo ed il superlativo i seguenti:- diu (lungo tempo) diutius diutissimē- impūne (impunemente) impunius impunissimē- saepe (spesso) saepius saepissimē b) non hanno il positivo:- deterius (peggio) deterrime- minus (meno) minime- ocius (più presto) ocissime- potius (piuttosto) potissimum- prius (prima) primum o primo (dapprima). c) non hanno il comparativo: merito (meritamente) meritissimo- nuper (or ora) nuperrime d) non ha il superlativo:- satis (abbastanza) satius (meglio). |
Ën piemontèis |