III Coniugazione

103. 
fruor, fruitus sum (godere)
nascor, nātus sum (nascere)
lŏquor, locūtus sum (parlare)

IV Coniugazione
blandior (accarezzo)
mōlior (intraprendo)
pŏtior (impadronirsi)
sortior (sortire)



104. 
Il deponente è originariamente un vero passivo, come chiaramente appare da alcuni verbi, per esempio nascor (nascere); talvolta è ancora in uso il transitivo attivo corrispondente, come veho (condurre, trasportare con carro o su nave) e vehor (essere trasportato su carro o in nave); pasco (pascolare) (transitivo, proprio del pastore) e pascor (pascolare) (intransitivo, proprio delle bestie) (cfr. § 135, 3 e 6).-

L'uno e l'altro verbo, così il passivo come il deponente, esprimono spesse volte in comune l'azione riflessa, come il verbo medio dei Greci. Quindi avviene che parecchi deponenti si traducano in italiano per mezzo di verbi riflessivi, come nitor (sforzarsi); vescor (cibarsi); proficiscor (mettersi in cammino, partire) (participio presente nitens, vescens, proficiscens).-

Lo stesso avviene per non pochi passivi, come delector (dilettarsi), me delecto; accingor (accingersi); faltor (ingannarsi, errare); moveor (commuoversi); inclīnor (piegarsi); mutor (cambiarsi); recreor (confortarsi, consolarsi), ma nel participio presente si dirà me recreans, me delectans ecc. (cfr. § 268, 5 e 269, 5).

Nota: Dagli antichi grammatici furono detti deponenti quasi avessero deposta la forma originaria attiva.


Particolarità delle quattro Coniugazioni

105. 
I. l verbi della terza coniugazione che in molte delle loro forme ammettono una ĭ breve dinanzi alla terminazione e vengono quindi coniugati come capio (vedi sopra § 79) sono quindici oltre ai loro composti. La ĭ per altro, come abbiamo visto, scompare sempre davanti ad un’altra i o ad una ĕ breve. Tali verbi sono:

căpio (§ 120, 2), cǔpio (§ 118, 47), fàcio (§ 120, 3), fŏdio (§ 120, 15), fǔgio (§ 120, 6), iăcio (§ 120, 4), lăcio (§ 119, 16), părio (§ 121, 2), răpio (§ 118, 6), quătio (§ 119, 54), spĕcio (§ 119, 17), săpio (§ 118, 53), grădior (§ 135, 9), pătior (§ 135, 13), mŏrior (§ 135, 5), orior (in parte) (§ 136, 11).