187. 

NOTA. Si trovano verbi composti da verbi (mediante la vocale copulativa ĕ) soltanto dove facio sia la parola fondamentale come: arĕfacio (far seccare, asciugare), da arēre (esser secco) e facio (cfr. § 144, 4). Nei composti con preposizioni, facio si muta sempre in ficio (§ 120, 3); al contrario, nei composti con nomi diventa fico o ficor, come magnifico, aedifico, gratificor, testificor.



188. 
III. I composti possessivi, che denotano il possesso:

magnanĭmus (magnanimo) (magnum animum habens)
quadrǔpes (quadrupede) (quattuor pedes habens)
caprĭpes (dal piede caprino) (caprae pedes habens)
affĭnis (affine) (che ha il confine comune)
concors (concorde) (che ha il cuore unito)
discors (discorde)
triceps (tricipite) (tria capĭta habens).

Tutti i composti di questa categoria, nei quali entra una delle preposizioni a, de, ex, in e se, hanno senso negativo:

āmens (pazzo, folle) mentem non habens, sine mente
dēmens (demente) mentem non habens, sine mente
dēcŏlor (scolorito) (colorem non habens, sine colore)
expers (privo) (partem non habens, sine parte)
exspes (senza speranza, disperato)
informis (informe, brutto)
infāmis (infame)
inermis (inerme)
iners (inerte, senza arte, pigro)
securus (sicuro, senza pensieri) (sine curis).


SINTASSI
Della Proposizione
Concordanza delle parti della Proposizione

189. 
I. 1. È detta proposizione l'espressione di un pensiero per mezzo di parole.

Ogni proposizione è composta di due parti essenziali che sono il soggetto e il predicato. Soggetto (dal latino subiectum, da subiicere) è ciò che è sottoposto al nostro discorso, cioè quella cosa o persona della quale si sta parlando; predicato (praedicatum, da praedicare, enunciare) è ciò che si dice del soggetto.

2. Tanto il soggetto quanto il predicato possono essere determinati e ampliati per mezzo di proposizioni dipendenti o accessorie.