15. 
Nel plurale si dirà epitomae, epitomarum ecc.; anagnostae, anagnostarum ecc.

Nello stesso modo si declinano aloe, l'aloe; grammatice, la grammatica; boreas, la tramontana o il borea; tiaras, la tiara; pyrītes, la pietra focaia; sophistes, il sofista; Perses, il Persiano, Scythes, lo Scita.-

Molti di questi nomi pigliano per altro nel nominativo singolare anche la desinenza -a in luogo di o -ēs, come grammatica (e grammatice), sophistă (e sophistes); e allora si declinano del tutto come i nomi latini.

7. Per rispetto alla desinenza, sono femminili i nomi della prima declinazione che escono in -a ed in -e, maschili quelli che escono in -as ed in -es.

8. Alcuni sostantivi della prima declinazione si usano solo nel plurale:


angustiae (strettezze)
deliciae (delizia)
divitiae (ricchezze)
exequiae (esequie)
habenae (redini)
indutiae (tregua)
insidiae (insidia)
kalendae (il primo del mese)
inferiae (funerali)
inimicitiae (inimicizia)
minae (minaccia)
nugae (ciance)
nuptiae (nozze)
reliquiae (reliquie)
scalae (scala)
tenebrae (tenebre)
Athenae (Atene)
Thebae (Tebe)
Syracusae (Siracusa)
Vercellae (Vercelli)

Alcuni sostantivi hanno al plurale, oltre al proprio, un altro significato più o meno diverso da quello del singolare:


aqua (acqua)
copia (abbondanza)
fortuna (fortuna)
aquae (le acque, i bagni)
copiae (le milizie)
fortunae (i beni di fortuna)


Seconda Declinazione. (Temi in O)
16. 
La seconda declinazione comprende nomi maschili, femminili, neutri ed aggettivi.

I nomi della seconda declinazione escono al nominativo singolare in -ŭs, -ĕr, (-ĭr, -ur) o -ūm.-

Quelli che escono in -um sono tutti neutri, quelli in -er tutti maschili, quelli in -us maschili per la maggior parte. Gli aggettivi escono in -us, -er, -um.

Le uscite -us, -um sono desinenze del nominativo e spariscono negli altri casi; nei sostantivi in -er (-ir, -ur) la e innanzi ad r si conserva nei casi obliqui in alcuni sostantivi e va perduta in altri.